Llanwern
Llanwern è la dimostrazione dell’impatto positivo che valutazioni ambientali e sociali hanno nella progettazione e nell’autorizzazione di un progetto
Llanwern ha una capacità installata di 75 MWp ed è attualmente il più grande impianto fotovoltaico in funzione nel Regno Unito. Si trova a Newport, in Galles, in un’area designata come Sito di Speciale Interesse Scientifico (SSSI). Una gran parte dei canneti e dei fossati presenti nel sito era stata segnalata essere in condizioni sfavorevoli nelle documentazioni pubbliche ufficiali. Questa situazione ha creato l’opportunità di incorporare misure di conservazione volte a valorizzare le caratteristiche speciali del sito, oltre a implementare pratiche di gestione e monitoraggio sostenibili degli aspetti specifici dello stesso a lungo termine.
Considerando il livello di protezione ambientale a cui è soggetto il sito, è stata intrapresa una profonda valutazione dell’impatto ambientale dell’intervento per facilitare il raggiungimento di risultati positivi dal punto di vista naturalistico.
L’impianto è stato inoltre progettato per garantire che la produzione di energia pulita sia sinergica al miglioramento della biodiversità. Di conseguenza, le considerazioni e gli impegni assunti a livello ESG sono stati parte integrante del processo di sviluppo e quindi incorporati nei permessi stessi del progetto.
Benefici aggiuntivi
Sono state create aree dedicate e potenziate quelle esistenti per accogliere la pavoncella, il cardatore stridulo e la gru comune.
Il terreno ha mantenuto la sua funzione agricola originaria di sito dedito al pascolo di ovini.
L’impianto richiederà visite poco frequenti da parte del personale del soggetto incaricato della gestione e della manutenzione dello stesso.
E’ stata pre-identificata un’area che in futuro potrà ospitare un sistema di stoccaggio di energia.
Il sito contribuirà in maniera rilevante al raggiungimento degli obiettivi di penetrazione delle rinnovabili e decarbonizzazione del Regno Unito.
La realizzazione dell’impianto non ha comportato ulteriori pressioni sulle infrastrutture locali, come ad esempio le strade o la rete di drenaggio.
Lungo i corsi d’acqua sono stati creati corridoi per la fauna selvatica locale al fine di aumentare la connettività tra le varie aree del SSSI. È prevista l’implementazione di un programma di gestione conservativa a lungo termine dei fossi e dei canneti presenti sul sito per tutta la durata della vita dell’impianto.
L’impianto consentirà di evitare missioni di CO2 per un totale di 26,1kt all’anno.
Il sito e le aree adiacenti sono stati oggetto di un’ampia indagine ecologica, che ha riguardato anche gli uccelli e gli invertebrati. I risultati hanno contribuito a definire il progetto e hanno permesso di realizzare un programma completo di mitigazione, miglioramento e monitoraggio degli interventi effettuati. Le proposte hanno mirato a migliorare la biodiversità locale creando ampie aree sottratte all’utilizzo da parte di un’agricoltura di tipo intensivo e attuando una gestione orientata alla conservazione a beneficio delle caratteristiche speciali del SSSI.